No, non stiamo parlando della vostra amica delle scuole medie e nemmeno della ragazza conosciuta in palestra e neanche di vostra suocera fortunatamente! Permettiamoci un po’ di ironia, degna compagna di viaggio della letizia, questo sentimento, questa emozione, o per meglio dire, questo stile di vita alla quale dedichiamo, attraverso il nostro articolo, una riflessione che ha lo scopo di stimolare la curiosità delle lettrici e dei lettori rispetto alla facoltà che tutti gli esseri umani hanno di scegliere come vivere!

Il termine latino letizia deriva da “lieto”; esso è stato talvolta relegato al lessico religioso, ma il senso originario va ricercato nel popolo romano di contadini e pastori, lavoratori della terra, ed è associato a ciò che si può toccare e sentire attraverso il corpo. Dal suffisso nasce anche il sostantivo “letame”, termine apparentemente poco romantico e distante dal nostro tema, ma nella realtà molto affine e concreto: “il letame è capace di rendere fertile il terreno, quindi dona felicità, allieta i campi e li rende capaci di creare la vita”. Dall’osservazione di questo fenomeno, in chiave simbolica si può dire che la persona lieta è capace di generare e donare frutti, creando in questo modo un circolo virtuoso che dà “nutrimento” anche agli altri.

Da sempre l’uomo è alla ricerca di uno stato di grazia che gli consenta di dare un senso alla sua esperienza sulla terra e gli permetta di sentire quella sensazione di benessere che fa da benzina per il suo motore e energia per affrontare il percorso della vita. Banale dire che in questo momento storico così critico, originale e paradossale, questa necessità si senta in maniera ancor più forte, e allora sorge spontanea una domanda: cosa possiamo fare per poter stimolare e soprattutto mantenere costante questa letizia dentro di noi? Proseguendo con la lettura troverete una serie di suggerimenti pratici che potrete sperimentare per “mettere a terra” questo buon proposito, ma prima è importante fare un inciso sul perché l’obiettivo che ci poniamo prende il nome di letizia e non di felicità:

la felicità è una sensazione sfuggevole, volatile, che solitamente si percepisce per qualche istante, nella migliore delle ipotesi dura qualche ora… afferrarla è un’utopia, in special modo in un’epoca come quella che stiamo vivendo:  “nasci, produci, compra, crepa”, un periodo storico in cui i bisogni non sono reali ma indotti, in cui le paure regnano sovrane, l’apparire conta più dell’essere, il pensiero è soggetto all’uniformarsi delle idee e l’austerità ha preso il posto del buon senso e della saggezza interiore.

Alla luce di questo non dobbiamo smettere di provare a creare nella nostra vita molti momenti felici, ma la pace interiore può venire solo da uno stato costante di gioia e di letizia, ed è questo l’obiettivo a cui dovremmo tendere.

Ma come fare in concreto?

Vediamo come possiamo attingere a queste qualità dell’anima che sono in dotazione ad ognuno di noi, attraverso un elenco di suggerimenti che naturalmente non esauriscono l’infinita gamma di possibilità, che variano anche in base alle singole unicità della persona, ma che si pongono l’obiettivo di spingerci in questa direzione. Al contempo può essere utile anche riflettere su ciò che facciamo, magari in maniera indotta o sulla base di un automatismo, che funge da ostacolo al raggiungimento di questo traguardo.

Le 7 cose da fare per vivere nella letizia

  1. Vivere il momento presente: provare a sviluppare l’auto-osservazione, prendersi la responsabilità delle scelte della propria vita
  2. Fare meditazione: dedicare del tempo quotidiano a questa pratica, qualunque cosa significhi per voi; si tratta di fermarsi, schiacciare il pulsante “pausa”, concentrarsi sul respiro e attivare le tecniche che avete imparato o inventarne di vostre
  3. Fare attività fisica costante: ormai è risaputo che dopo qualche minuto in cui si permette al corpo di muoversi, aumentano i livelli degli ormoni che attivano processi biochimici nel corpo, i quali favoriscono il senso di piacere e di gioia, liberando contemporaneamente la mente
  4. Leggere: quest’abitudine ha una duplice funzione: da un lato permette di prendersi del tempo e staccare dalle incombenze quotidiane, vergendo il pensiero altrove; dall’altro, soprattutto se si ha il coraggio di spaziare, apre la mente, non solo aumentando il livello culturale ma ampliando il cono di prospettiva delle cose
  5. Coltivare relazioni sane: fate un elenco delle persone che avete intorno e ponetevi questa domanda “questa relazione mi da ancora nutrimento?” Se la risposta è sì, trovate il tempo di creare più spesso scambi generativi, se è no cercate delicatamente di allontanarvi e imparate a dire di no!
  6. Esprimere i propri talenti: ogni persona nasce con delle qualità, alcune di queste sono così evidenti che rappresentano un dono per chi le possiede e per il mondo! Quando potete, cercate di realizzare il sogno di fare un lavoro che vi permetta di esprimere i vostri talenti; se non riuscite, ricordate di dedicare del tempo a questo aspetto di voi attraverso degli hobby
  7. Fare combing e giocare: i bambini sono grandi maestri in questo! Fare combing è la capacità di stupirsi delle semplici cose… col tempo purtroppo gli adulti la perdono, così come la voglia di giocare, quasi come se questo scalfisse la propria percezione di “persona seria”. Abbiamo bisogno di divertirci per stare bene!

 

 

Le 7 cose da NON fare per vivere nella letizia

  1. Lamentarsi: vestire i panni della vittima può essere molto comodo perché si dà la colpa sempre all’esterno, ma è la strategia sbagliata perché conduce inevitabilmente alla solitudine
  2. Giudicare e temere il giudizio: questo è il tema più importante… se si lasciasse andare la paura del giudizio si potrebbe esprimere totalmente se stessi; questo è possibile con uno sforzo di osservazione e volontà, si potrebbe cominciare con l’essere i primi a smettere di giudicare gli altri
  3. Portarsi dietro il fardello del senso di colpa: qualcuno dice che nasciamo già con questo peso, ma anche se così fosse, noi abbiamo la possibilità di sradicarcelo di dosso e di evitarne l’accumulo durante la vita. Tale fardello risulta non solo inutile, ma dannoso, considerando che se ci si muove nell’etica il senso di colpa si scioglie come neve al sole
  4. Vivere nei rimorsi/rimpianti del passato e nell’ansia del futuro: vivere il “qui e ora” è l’unica via d’uscita per non trascorrere l’intera esistenza con il capo rivolto verso “sinistra” o verso “destra”; il passato non si può cambiare e il futuro, agendo con consapevolezza sul presente, è nelle nostre mani
  5. Vivere nella paura: questa emozione, che si attiva attraverso il cervello rettiliano, è tanto utile per garantirci la sopravvivenza quando siamo in pericolo, quanto deleteria in tutto il resto della nostra vita, perché paralizza, impedisce di pensare in maniera lucida e rende facilmente manipolabili
  6. Invidiare: provare invidia per i risultati positivi di qualcun altro abbassa notevolmente l’energia; il segreto è provare a trasmutare questo sentimento in “ammirazione”. Facendo questo passaggio si attiva una leva evolutiva che sprona verso il costante miglioramento. Naturalmente per contro è bene evitare di frequentare persone invidiose che non sono in grado di fare questo passaggio
  7. Pigrizia: dedicare del tempo a oziare, riposare il corpo e la mente, non solo è utile ma consigliato perché permette di uscire “dalla ruota del criceto”, ma vivere in un costante mood di indolenza innesca un circolo vizioso che ci porta alla ricerca costante delle comodità e dell’inerzia, spegnendo il nostro motore

 

È importante osservare l’argomento anche da un altro punto di vista: il lavoro su di sé per cercare il più possibile di vivere nella letizia non è solo un diritto, ma anche un dovere:

questa frase potrebbe sembrare forte, ma se ci si concede il tempo di riflettere e si crea spazio interiore, si comprende come le emozioni hanno il potere di contagiare gli altri, basti pensare alla capacità che ha un sorriso di diffondersi a macchia d’olio tra tutti i presenti.

Essere persone leggere e gioiose è un dono che fate in primis a voi stessi ma anche a tutti quelli che frequentate e che incontrate e in definitiva al mondo.

Concludiamo questo articolo con una citazione di Vito Mancuso, tratto dal suo libro “Il coraggio di essere liberi”:

“La letizia è una gioia tranquilla, che scaturisce dall’aver detto Sì  a qualcosa più grande, dall’adesione della libertà a un orizzonte più vasto, più importante, solitamente chiamato: verità, giustizia, amore, bellezza, bene, sommo bene”

E allora, letizia sia